
Torno da un weekend ad Acquapendente, ridente località medievale dell'alto Lazio, una zona che non conoscevo. Il breve viaggio è stato organizzato insieme agli amici del forum Menu di Roma allo scopo di provare, domenica a pranzo, il ristorante Al Pugnalone.
Per la cena del sabato siamo stati invitati da un'amica che vive in zona, che ci ha proposto una serie di piatti tradizionali del luogo, tra cui i pici all'aglione. Si tratta di un piatto della tradizione contadina toscana (principalmente in provincia di Siena) e delle zone limitrofe.
Erano così buoni che mi è venuta subito voglia di rifarli, tanto più che dicono che i cibi piccanti aiutino a combattere il caldo eccessivo.
La pasta viene preparata con acqua e farina e arrotolata sulla spianatoia fino a formare degli spaghetti un po' cicciotti. Questi della foto sono di produzione artigianale ma vorrei provare a farli in casa una volta o l'altra. Il sugo è molto simile all'arrabbiata tradizionale del resto del Lazio ma (almeno nella versione da me assaggiata) un po' più aglioso e un po' meno piccante.
La mia amica ha usato il famoso aglio di Proceno che in effetti ha un profumo notevole.
Il sugo l'ho fatto con i pomodori freschi. Per un paio di porzioni ho scaldato in padella due spicchi d'aglio medio-grandi senza farlo bruciare. Se si utilizza il peperoncino fresco va aggiunto a questo punto (io ne ho utilizzato uno in polvere fatto con i peperoncini seccati in casa, perciò l'ho messo dopo il pomodoro). Infine, ho unito i pomodori pelati e privati dei semi, tagliati a cubetti. La cottura è veloce, il gusto del pomodoro deve rimanere molto fresco. Ho spolverato il tutto con abbondante prezzemolo fresco tritato e ho saltato velocemente la pasta con la salsa per farla insaporire.