Dopo l'assaggio, ecco le mie impressioni: hanno un sapore molto delicato, per cui secondo me il suggerimento della signora non è molto adatto.
Devo dire che a Roma sono un po' monotoni sulle verdure cotte, sempre ripassate con aglio e olio.
Invece, proverei a farle in brodetto, come si faceva dalle mie parti la verdura selvatica (gli "zanguni", ho appena scoperto guglando che nel Lazio sembra si tratti di un pesce - rombo? - mentre da noi è una verdura selvatica, non ne sono certa ma credo sia il nome dialettale del tarassaco).
Il brodetto si fa cucinando le verdure "tutte pare" (ovvero con gli ingredienti messi tutti a crudo: verdura, cipolla, brodo e olio extra vergine). Se non era giorno di magro, mia nonna ci metteva delle polpettine microscopiche, non fritte ma cotte direttamente nel brodo della verdura, santa pazienza e santo tempo libero che aveva!!!
Per quanto riguarda il mio pranzo, le cimette son finite in parte in una bella pagnotta. In tarda mattinata sono andata a fare un po' di spesa e ho visto delle tartarughine belle fragranti che mi ispiravano assai. E così, avendo nel frattempo ricevuto il pacco Esperya vinto con il concorso panino ideato da Sigrid, ho pensato di celebrare con un altro panino!
Detto, fatto! Ricottina affumicata al ginepro, cimette di zucchine e prosciutto cotto nel panino appena scaldato.
Yum!
1 giorno fa
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