martedì 27 novembre 2007

Minestrina non convenzionale



Che fare quando si ha un noiosissimo raffreddore nonché (forse) la febbre?
Ma una bella minestrina! E così son partita con la classica base di brodo, patata a cubetti e un pizzico di concentrato di pomodoro, finché a metà strada m'è venuta l'ispirazione-spezie e ho virato in direzione di una versione più saporita, anche perché con il palato così anestetizzato dal raffreddore non c'era verso di sentire i sapori troppo leggeri.

Ebbene, confesso che le mie nozioni di macrobiotica sono scarsissime, ma per quel poco che ricordo...

- garam masala perché scalda
- curcuma per le sue proprietà antinfiammatorie
- curry leaves perché... mi piacciono

Beh, era molto buona e... il mio naso ringrazia!

Da rifare di sicuro!

Lo Zozzone reloaded




Una vita fa, diciamo intorno a inizio/metà anni Novanta, avevo lo studio nei pressi di Largo Argentina e quando si aveva il tempo di far la coda e la voglia di mangiare una bella sleppa di pizza bianca senza tante menate (praticamente in mezzo alla strada) si andava dallo Zozzone in via del Governo Vecchio. Lo Zozzone non c'aveva scritto Zozzone sull'insegna, al massimo Alimentari o Vini e Oli (e chi se lo ricorda...) perché di questo si trattava, in effetti. Un alimentari o salumeria, un pizzicarolo insomma, col forno che produceva a tutto andare palate e palate di pizza bianca strepitosa, in fondo al cunicolo stretto e lungo del locale.
Sul lato c'era un bancone dietro al quale erano stipate decine di vaschette con salumi preaffettati, formaggi e schifezze sottolio, con le quali lui, il signor Zozzone appunto, riempiva generosamente la mille-duemila di pizza che gli chiedevi. E c'era davvero di che saziarsi.
Nella parete di fronte al bancone c'era una fontanella dalla quale sgorgava - aggratis - acqua del sindaco, di cui potevi servirti con un bicchiere di plastica che non veniva messo in conto.
Naturalmente, l'origine del soprannome è facile da intuire. All'epoca non ci si faceva tante menate sull'igiene e compagnia bella e lui, senza che nessuno se ne avesse minimamente a male, con le stesse "mano" te imbottiva la pizza, raccattava la duemila che cascava nella vaschetta del carciofino, poi si dava una pulita sulla parannanza e proseguiva. Insomma, la pizza era buonissima e - che io sappia - non c'è morto nessuno.

Ora il posto (suppongo in mano a eredi, non mi pare di aver visto traccia del simpatico nonnetto) si trova in uno slargo di Via del Teatro Pace, sempre nei pressi di piazza Navona. La pizza continua a essere buona, pur non raggiungendo i vertici di spettacolarità di quella di un tempo (sarà la nostalgia? ma io me la ricordo davvero sempre calda e con i pezzetti di sale grosso che se non stavi attento ti graffiavano il palato) e i prezzi... ahimé... adeguati all'euro.

Vale comunque sempre la pena di farci un salto, ma se siete anziani come me e vi ricordate lo Zozzone di un tempo forse vi prenderà una piccola fitta al cuore...

sabato 24 novembre 2007

Pasta mon amour


La pasta mi piace per la sua versatilità. Ci puoi fare qualsiasi tipo di piatto, dalla minestra povera al più ricco piatto unico, dai fastosi timballi in crosta della cucina delle feste ai piatti facilifacili come questo, che in 15 minuti è già in tavola.

Per gli spaghetti alla bottarga (dosi per 1 persona): 80 g di spaghetti, 3-4 cucchiaini di bottarga in polvere (la quantità varia in base ai propri gusti), mezzo spicchio d'aglio, un paio di cucchiai d'olio, prezzemolo tritato, pepe nero macinato al momento.

Fate scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio in una padella; nel frattempo cuocete la pasta; quando l'aglio è dorato togliete la padella dal fuoco e mettete la bottarga (tenendone da parte un po' da spolverare sopra) e un paio di cucchiai dell'acqua di cottura della pasta, il prezzemolo e il pepe. Una volta che la pasta è al dente fatela saltare in padella aggiungendo acqua di cottura se necessario. Servire con una spolverata di bottarga e pepe macinato al momento.

Va da sé che la bottarga intera è più pregiata e più buona, per contro quella in polvere è più pratica e facile da conservare.

giovedì 15 novembre 2007

Revival anni '80



In realtà, tutto è nato da un mix tra pigrizia ed esigenza di utilizzare gli avanzi. Avevo in frigo un mezzo peperone, residuato bellico di un'altra ricetta e (somma pigrizia!!!) non avevo voglia di sporcare troppe carabattole. E così ho fatto le pennette ai peperoni che vedete nella foto, cotte come il risotto come usava nei fantasmagorici anni ottanta.

A me la pasta cotta come il risotto mi piace assai, anche se demodée... In più avevo finito il vino bianco, per cui ho bagnato il soffritto iniziale di cipolla e peperone con un filino di porto bianco che ha sottolineato la vena dolce del peperone rosso. Beh, per essere una specie di "piatto di recupero" non era per niente male :-)

n.b. per la cronaca, il pastarisotto è stato bagnato con il famoso dado vegetale fatto con le mie manine sante (grazie, Petula!). Il signor Knorr non avrà più un centesimo, da me!

lunedì 12 novembre 2007

Oggi non cucino



Barbecue domenicale in casa di amici. Amo questa città, dove a novembre si può ancora pranzare in terrazzo senza troppe ansie!
Siamo riusciti a schivare per un pelo la pioggia e abbiamo gustato un'ottima carne (collo e braciole di maiale e salsicce). Dovrò chiedere al padrone di casa la ricetta della marinata, arricchita con paprika. Slurp!

giovedì 8 novembre 2007

Siamo quello che mangiamo?

Leggendo questo articolo sono rimasta senza parole (e per fortuna non sono l'unica!).

Avevo intenzione di parlarne, ma Maruzzella mi ha preceduta qui, con il suo consueto stile pacato ma incisivo e non sono davvero in grado di fare di meglio :-)

Continuiamo a pretendere la qualità, a farci il pane in casa, a essere quello che mangiamo insomma... Questo spero sia già qualcosa, mi auguro davvero che serva a qualcosa.

domenica 4 novembre 2007

Thai love


Il mio tailandese preferito. Ambiente molto soft arredato in stile minimalista, buona cucina e personale estremamente cortese.
E per di più ce l'ho a un tiro di schioppo da casa, che si può volere di più dalla vita?

Sala Thai
Via Topino 33/c
Tel 06-85302284
chiuso il lunedì